Lo studente egiziano Patrick Zaki invita i leader mondiali alla Cop27 di parlare di diritti umani in Egitto. Poi spera che Meloni abbia tolto il suo divieto di espatrio.
Patrick Zaki ha commentato al Corriere della Sera l’incontro della premier Giorgia Meloni con il presidente egiziano Al-Sisi dopo l’intervento in plenaria della presidente del Consiglio. “So che c’è stata la richiesta di una risoluzione positiva” ha detto lo studente dell’Alma Mater. “E la mia speranza, ovviamente, è che ci sia stata la richiesta da parte del governo italiano di porre fine al mio divieto di espatrio.”
Questa decisione sarebbe un grande passo avanti, dice Zaki, non solo per lui ma anche per tutti gli attivisti della Ong e per tutti gli attivisti egiziani ancora in carcere. “Inoltre mi pare un ottimo segno che diversi governi a Roma mi abbiano sostenuto. Significa che tutti gli italiani sono con me” ha detto lo studente egiziano, aggiungendo: “Non sarò mai abbastanza grato per il fatto che alle udienze è stata sempre inviata una delegazione diplomatica composta da rappresentanti di diversi Paesi europei, compresa l’Italia.”
La speranza dello studente egiziano
La presenza delle delegazioni europee, soprattutto italiana, è stato un segnale molto importante per Zaki mentre era in carcere, “sapere che fuori c’erano così tante persone che si stavano impegnando per me.” Sul suo rientro in Italia Patrick Zaki resta speranzoso anche se non ne ha la certezza. “Mi piacerebbe poter discutere la mia tesi a Bologna” la città e l’università dove studiava prima dell’arresto e che l’ha sempre sostenuto. Nel frattempo il 29 novembre ci sarà a Mansoura la prossima udienza “ma non so davvero cosa aspettarmi” dice.
Sul vertice internazionale per la lotta al cambiamento climatico che si sta svolgendo in Egitto, Zaki sottolinea l’importanza di parlare di diritti umani. “Mi aspetto che tutti leader presenti a Sharm sollevino con il governo egiziano la questione del mancato rispetto dei diritti umani in questo Paese. La Cop27 dovrebbe essere l’occasione per parlare di questo: cambiamento climatico, giustizia sociale, dignità, diritti umani. Chi viene qui dovrebbe avere l’obbligo morale di parlare di questi temi. La mia speranza per questa conferenza è che porti alla risoluzione della questione dei detenuti politici in Egitto: di tutti. Parliamo di migliaia di persone che spero saranno rilasciate presto” ha detto Zaki a Repubblica